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Comentando la concepción del fraude a la ley expuesta por el autor en su Teoría del fraude en el proceso civil, Santiago, 1948, el gran jurista italiano Emilio Betti decía: «Interesante è l’impostazione nuova del problema que Ella propone nella Teoría del fraude en el proceso civil... La caratterizzazione della frode alla legge come “cambio de la situación jurídica de un estado de hecho por deformación artificial de sus elementos constitutivos” è suggestiva e ricca d’incitamenti. L’insidia della frode sta per l’appunto nel costituire situazioni aventi un apparenza di legalità, quantunque intrinsecamente illecite o illegalii, e nel tentare di sottrarsi al diritto utilizzando come strumento il diritto stesso. Giusto mi sembra il criterio coordinazione intenzionale di atti (comportamenti) cronologicamente distanti: “siendo los actos independientes, no se produce la situación fraudulenta hasta que uno posterior no los aproveche (relacionándolos), para, permutando el presupuesto fáctico, salirse del ámbito de la norma”. Questo criterio serve benissimo a diagnosticare la frode alla legge patria nel diritto internazionale privato.»
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