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La monografia analizza il regime giuridico delle pratiche commerciali scorrette nel diritto dell'Unione europea, concentrandosi sull'evoluzione della Direttiva 2005/29/CE e sulla sua riforma attraverso la Direttiva (UE) 2019/2161, nonché sulla loro trasposizione e applicazione in Italia e in Spagna. Attraverso un approccio comparato e dogmatico, esamina l'interazione tra tutela del consumatore, concorrenza, e protezione dei dati personali, in particolare nell'ambiente digitale. Vengono affrontate le nuove forme di pratiche commerciali scorrette collegate alle piattaforme online, ai social network, agli algoritmi, agli influencer e alla personalizzazione dei prezzi, evidenziando le lacune normative e le sfide legate all'enforcement. L'opera dedica un'attenzione particolare al ruolo delle autorità indipendenti (AGCM, CNMC) e ai rimedi contrattuali e risarcitori, sottolineando la crescente convergenza tra public e private enforcement. Nel suo complesso, offre una visione critica e integrata del sistema europeo di tutela del consumatore nell'economia digitale, evidenziando la necessità di adattare gli strumenti giuridici ai nuovi modelli di mercato e alla vulnerabilità dell'utente digitale.
Introduzione
Capitolo I
La normativa europea sulle pratiche commerciali scorrette: la Direttiva 29/2005 CE e la Direttiva 2161/2019
1. Premessa
1.1. Ambito di applicazione della direttiva 2005/29/CE e le modifiche apportate dalla direttiva 2019/2161/UE
1.2. L’obiettivo di tutela
1.3. La pratica commerciale scorretta disciplinata dalle Direttiva 2005/29/CE e 2019/2161/UE
1.4. Classificazioni delle condotte ingannevoli e delle pratiche commerciali aggressive e scorrette, le azioni ingannevoli nella pratica commerciale
1.5. L’individuazione delle pratiche commerciali sleali
1.6. L’impostazione dottrinaria e giurisprudenziale nell’attuazione della direttiva
1.7. La centralità della buona fede oggettiva
1.8. Il recepimento delle direttive in Italia, fra applicazione della direttiva e nozione di consumatore medio
Capitolo II
Il concreto recepimento della normativa, il caso spagnolo e il rapporto tra utenti e mezzi di comunicazione e di vendita nella realtà delle piattaforme digitali
1. Primi cenni di comparazione: la normativa spagnola
1.1. Cenni di comparazione: il recepimento e l’attuazione della direttiva 29/2005 CEE in Spagna attraverso la Legge 29/2009 e l’attuazione della direttiva 2019/2161 attraverso il Real Decreto- Ley 24/2021
1.2. Cenni di comparazione: recepimento e attuazione delle Direttive 29/2005 e 2019/2161 CEE negli altri Paesi europei il caso del Portogallo come modello di impatto delle direttive in ambito contrattuale
2. La concreta applicazione, a tutela degli utenti, della normativa contro le pratiche commerciali scorrette
2.1. L’ambito di applicazione soggettivo
2.2. L’ambito di applicazione oggettivo
3. Il divieto di pratiche commerciali scorrette: la clausola generale di cui all’art. 20
3.1. Struttura ed elementi costitutivi della fattispecie generale
3.2. La contrarietà alla diligenza professionale
3.3. Il rapporto tra la diligenza secondo il Codice del Consumo e la diligenza secondo il Codice Civile
3.4. L’idoneità a falsare in misura rilevante il comportamento economico del consumatore
4. Dalla normativa europea sulla protezione del consumatore alle piattaforme digitali
4.1. Applicabilità al settore online
4.2. Le piattaforme digitali
4.3. Articolo 14, paragrafo 1 della direttiva 2000/31. La Direttiva sul commercio elettronico: “Hosting”
4.4. Articolo 15, paragrafo 1 della direttiva 2000/31. La Direttiva sul commercio elettronico: assenza dell’obbligo generale di sorveglianza
4.5. Le piattaforme di commercio elettronico
4.6. L’Appstore
5. Economia collaborativa: cenni
6. I motori di ricerca
7. Gli strumenti di confronto
8. Gli strumenti di recensione degli utenti
9. La diffusione dei social media
10. Le piattaforme di acquisto collettivo
11. La tariffazione dinamica
11.1. La discriminazione dei prezzi
11.2. I prezzi personalizzati
11.3. Le attività di marketing e i prezzi personalizzati
12. Settori specifici: il settore dei viaggi e dei trasporti
12.1. Gli aspetti trasversali, prime considerazioni sulla protezione del consumatore nell’ambito digitale rispetto al contratto di trasporto
13. Gli Influencer e la protezione dell’utente digitale, brevi cenni sul quadro giuridico italiano
14. Ulteriori pronunce giurisprudenziali sulle pratiche commerciali scorrette
15. Brevi considerazioni sull’intreccio dello status di consumatore e interessato al trattamento dati, il tema dell’assetto rimediale
Capitolo III
I rimedi dell’ordinamento alle pratiche commerciali scorrette e la protezione del consumatore - utente, dal risarcimento del danno agli interventi delle Authority, fra private e public enforcement
1. Il ruolo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel complesso delle attribuzioni delle Autorità amministrative indipendenti e nei rapporti con le autorità di settore: generalità
1.1. Il rapporto tra la tutela del consumatore e la tutela della concorrenza, il caso dell’utente digitale
1.2. Privacy e concorrenza nella competenza delle Authority, sinergia fra protezione dei dati dell’utente e tutela della concorrenza
1.3. Richiamo al principio di legalità per le Autorità Indipendenti
2. Analisi critica delle soluzioni per rimediare ad una pratica commerciale scorretta e sorti del contratto a valle: generalità
2.1. L’evoluzione dottrinale sui profili rimediali e i poteri dell’AGCM
2.2. Ancora sull’AGCM, facoltà di indennizzo e dialogo con l’Autorità
2.3. Le conseguenze della condotta del professionista e della non collaborazione di esso
2.4. La Direttiva n. 2019/2161/UE: l’ampliamento del perimetro delle pratiche commerciali scorrette e l’applicabilità della disciplina consumeristica all’utente digitale
2.5. Segue: la nuova disciplina rimediale a tutela della collettività dei consumatori e l’attuazione della direttiva 2169/2019 in Italia
2.6. Segue: la nuova disciplina rimediale a tutela dei singoli consumatori
2.7. La direttiva (c.d. “green”) 827/2024: prime considerazioni
3. L’annullabilità del contratto
4. La nullità del contratto e la nullità parziale della clausola frutto della pratica commerciale scorretta, il caso del contratto “a valle” di un accordo anticoncorrenziale
5. Il risarcimento del danno
5.1. Il rimedio risarcitorio dell’utente digitale e l’insufficienza del rimedio rispetto ai provvedimenti di public enforcement: il caso della cancellazione del profilo digitale
6. Pratiche commerciali scorrette, condizioni generali di contratto e clausole vessatorie: classificazione e atipicità delle clausole
6.1. Gli oneri imposti
6.2. Effetti del contratto concluso mediante clausole unilateralmente predisposte e profili di tutela
7. Sull’inefficacia della dichiarazione di pratica commerciale scorretta nel rapporto privatistico, fra ordinamento spagnolo e italiano: riflessione comparata
Conclusioni
Bibliografia
Eduardo López Ángel
Colegio de Registradores de España. 2005
87,50 €
83,13 €
23,00 €
21,85 €
24,00 €
22,80 €
Ana Belén Campuzano Laguillo ; Ángel Rojo
Tirant lo Blanch. 2015
219,00 €
208,05 €
Ruiz Peris, Juan Ingnacio ( Directores ); Gonzalez Castilla, Francisco
Marcial Pons. 2017
32,00 €
30,40 €